Le carenze dei Paesi Ue su cui dovranno essere sviluppati i progetti del Recovery and resilience facility: L’ECONOMIA

Le raccomandazioni dell’Unione Europea si estendono ai sistemi economici nel loro complesso: sia nel settore privato che nel settore pubblico dovranno essere implementate misure sulla base delle quali saranno erogati i fondi del nuovo piano Next Generation EU.

Nello specifico gli interventi per Paese dovranno prevedere:

Fornitura di liquidità di sostegno per piccole e medie imprese in Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Spagna,  mentre la

liquidità agli autonomi dovrà essere garantita in Belgio, Italia, Lussemburgo,  Bulgaria

e bisognerà sostenere la liquidità alle imprese innovative in Italia.

Non è ancora assicurato l’accesso ai finanziamenti agevolati in Bulgaria ed Estonia.

Dovrà essere rimosso il peso burocratico Austria, Repubblica Ceca e Italia

Bisognerà decarbonizzare l’economia in Bulgaria, Lussemburgo e Polonia.

Prevedere la riduzione delle tasse e delle restrizioni parafiscali in Croazia.

Attuare la regolamentazione mercato dei servizi in Croazia.

Migliorare l’egovernement di Bulgaria, Germania, Grecia, Repubblica Ceca.

Sviluppare la capacità di innovazione per piccole e medie imprese in Estonia, Repubblica Ceca, Lituania.

Prevedere la digitalizzazione di piccole e medie imprese in Germania, Grecia, Lussemburgo.

Ridurre oneri normativi e amministrativi per le imprese di Bulgaria, Germania, Francia.

Combinare un mix fiscale più efficiente e orientato alla crescita in Austria.

Semplificare il sistema fiscale in Francia ed

evitare una pianificazione fiscale aggressiva per Irlanda, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Ungheria

mentre per l’Irlanda dovrà essere altresì previsto un ampliamento della base imponibile.

Dovrà essere garantito un efficace funzionamento del quadro fallimentare in Bulgaria.

Bisognerà dare un’adeguata valutazione, mitigazione e controllo delle operazioni di riciclaggio in Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Svezia.

Migliorare la progettazione pubblica amministrazione in Croazia, Romania,

Aumentare l’ efficienza del sistema giudiziario in Croazia, Cipro , Malta Italia e Polonia.

Migliorare la giustizia amministrativa e fiscale in Portogallo.

Migliorare il sistema fiscale per evitare squilibri di tassazione a Cipro.

Aumentare la cooperazione pubblico- privato in ricerca e sviluppo in Repubblica Ceca.

Garantire il coinvolgimento delle parti sociali nelle decisioni pubbliche in Ungheria, Polonia e Romania.

Migliorare l’infrastruttura digitale per la Slovenia.

Migliorare la concorrenza negli appalti pubblici per l’Ungheria.

Continuare a completare le riforme con gli impegni post programma assunti il 22 giugno 2018 in Grecia.

 

Tutti i Paesi indistintamente dovranno portare avanti progetti di investimento pubblico già maturi e/o finanziati, creare terreno fertile per gli investimenti privati e garantire progetti “green”  e di transizione digitale.

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