Le raccomandazioni – Paese evidenziano quelle che sono le carenze di ogni territorio: questi nodi rappresentano un punto di debolezza per l’intera unione rivelandosi anche in maniera frammentata e discrepante tra i vari sistemi.
Su tali elementi i singoli Paesi dovranno sviluppare i propri piani del Recovery Fund: dovranno essere presentati progetti e sulle medesime coordinate saranno erogate progressivamente le risorse del fondo nei prossimi anni.
SANITA’
Vi è mancanza di adeguate cure primarie in Austria, Estonia, Irlanda, Malta, Repubblica Ceca, Ungheria.
Carenza di prodotti medici critici ed essenziali in Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Italia, Lituania, Malta, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia.
Vi sono squilibri territoriali nella forza lavoro della sanità in Bulgaria , Croazia e Francia mentre vi è carenza assoluta di personale sanitario in Estonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Romania, Svezia.
Vanno migliorate le condizioni della forza lavoro sanitaria a Cipro, Irlanda, Malta, Slovenia, Spagna.
Va migliorato l’accesso ai servizi sociali e sanitari in Finlandia, Grecia, Ungheria, Portogallo, Romania.
Va migliorata la qualità dei servizi sanitari offerti da Cipro e Ungheria.
La sanità elettronica è carente in particolare in Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia.
C’è una generale carenza di infrastrutture sanitarie in Italia, Croazia, Slovenia,Spagna, Svezia, Ungheria.
Carenza di risorse finanziarie dedicate in Lettonia, Lituania, Polonia.
Il Portogallo ha lacune nell’assistenza sanitaria a lungo termine.
L’Italia ha un grave problema di coordinamento territoriale tra autorità nazionali e regionali.
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